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Sito Archeologico di Peltuinum

Transizioni di bianco

Italia
Il sito archeologico dell’antica città romana di Peltuinum è stato splendidamente illuminato con emozionanti transizioni di luce bianca sotto l’impeccabile direzione artistica dell’architetto e lighting designer Francesca Storaro  

Fondata dai Romani nel I secolo a.C. nel territorio prima abitato dai Vestini, Peltuinum - oggi parte del comune di Prata d’Ansidonia, in provincia de L’Aquila - aveva un ruolo strategico nel controllo dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza. Al volgere del I secolo d.C., l’area urbana di Peltuinum si rafforzò attraverso la costruzione di una cinta muraria e di un’area monumentale caratterizzata da un tempio, affacciato su un’ampia area forense, e un teatro, a testimonianza della vivacità culturale della città.  
L’area archeologica è inserita in un contesto paesaggistico dalla bellezza mozzafiato, nella vallata di Popoli incastonata tra il massiccio del Gran Sasso e il parco naturale Sirente-Velino. Costruita lungo il ciglio del pianoro che delimitava l’area urbana, la cinta muraria di Peltuinum, realizzata con materiale di provenienza locale, si estendeva intorno alla cittadina seguendo l’andamento irregolare del terreno. L’attenzione alla difesa, in particolare lungo il tratto meno ripido del pianoro e dunque più facilmente accessibile, è confermata dalla presenza di un elevato numero di torri. 
Anno
2024
Localizzazione
Prata d'Ansidonia, Italia
Progettazione illuminotecnica
Arch. Francesca Storaro
Progettazione e installazione
Enrico Bergamotto Srl
Fotografie
Francesca Storaro, Rino Malgrande, Raffaele Vincelli
Nel V secolo d.C., un forte terremoto colpì molto probabilmente la città causandone il progressivo abbandono e le conseguenti attività di spoliazione. Soltanto 500 metri delle originali mura di cinta, dalla porta ovest fino al lato nord dell’antica fortificazione, sono arrivati fino ai giorni nostri a testimonianza della grandezza della civiltà romana in quest’area. All’esterno delle fortificazioni, lungo la via che entrava in città, è visibile un sepolcro monumentale i cui resti attuali consistono solo nel nucleo cementizio.

Nell’ambito di un ampio programma di opere pubbliche mirate alla valorizzazione dei tesori culturali della zona, il Comune di Prata D’Ansidonia, guidato dal sindaco Paolo Eusani, ha promosso la realizzazione di un progetto di illuminazione per il sito archeologico di Peltuinum. Lo studio e realizzazione di un concept illuminotecnico in grado di enfatizzare il fascino antico di questa cinta muraria anche di notte è stato quindi affidato all’architetto e lighting designer di fama internazionale Francesca Storaro.

Francesca Storaro ci svela il pensiero dietro al concept da lei ideato:” Il suo antico ruolo di punto commerciale nella rete viaria della transumanza è l’essenza principale per cui nasce questa città: la TRANSUMANZA, ossia la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in zone collinari o montane (nella stagione estiva) verso quelli delle pianure (nella stagione invernale) percorrendo le vie naturali dei tratturi. La parola "transumanza" deriva dal verbo transumare, ossia "attraversare", "transitare sul suolo". E’ quindi un PASSAGGIO, un PERCORSO, un ATTRAVERSAMENTO, e ho voluto tradurre questo concetto attraverso il linguaggio della luce, fare un percorso attraverso la LUCE stessa. Il viaggio attraverso la temperatura colore è il viaggio attraverso la luce bianca stessa, è il passaggio dal Sole alla Luna, dalle tonalità calde Solari, alle tonalità fredde Lunari. E’ un viaggio, una TRANSUMANZA DELLA LUCE, dal Giorno alla Notte, dall’Estate all’Inverno (le stagioni della transumanza), dal Sole alla Luna.”

Aggiunge ancora la lighting designer: "L’illuminazione della cinta muraria di Peltuinum, è caratterizzata da una doppia illuminazione, una a carattere ordinario, architettonico, che mette in evidenza la struttura morfologica e materica, ed una per gli eventi, di carattere interpretativo. Tale illuminazione si ottiene attraverso gli stessi proiettori a led che illuminano normalmente le mura, essendo dei proiettori a luce bianca dinamica, che ci permettono, con un semplice sistema di gestione DALI DT8, la variazione delle temperature di colore della luce bianca e del flusso luminoso.   Il Sepolcro Monumentale e la Cinta muraria del sito saranno così enfatizzati ed avvolti da un’iniziale temperatura colore calda (2200K) simboleggiante il Sole che, partendo dalla Porta Ovest si dirama per arrivare, mano a mano che avanza nel suo percorso, ad una temperatura colore celestiale (6500K) simboleggiante la Luna. Avremo così percorso la Cinta muraria, e contemporaneamente, la LUCE stessa.”
Francesca Storaro ha quindi elaborato un complesso progetto illuminotecnico basata sull’alternanza di tonalità di bianco in diverse temperature colore, in grado di conferire effetti drammatici di grande impatto visivo ed emozionale al sito archeologico. Nel progetto saranno quindi rappresentati 4 diversi scenari: Scena 1: ILLUMINAZIONE ARCHITETTONICA (3000K) Scena 2: ILLUMINAZIONE PER EVENTI: VIAGGIO ATTRAVERSO LA LUCE (2200-6500K) Scena 3: ILLUMINAZIONE PER EVENTI: IL SOLE, IL GIORNO, L’ESTATE (2200K) Scena 4: ILLUMINAZIONE PER EVENTI: LA LUNA, LA NOTTE, L’INVERNO (6500K).

Per l’implementazione del design ideato, sono stati utilizzati 73 Capital 100 in versione tunable white con regolazione personalizzata tra 2200K e 6500K per consentire la più ampia fluttuazione della luce bianca da intense tonalità ambrate a delicate sfumature cerulee. Per illuminare le aree del sito di diverse dimensioni e altezze con una distribuzione della luce perfettamente omogenea ed elegante in tutti i suoi contesti, i Capital 100 sono stati dotati di ottiche standard extra larghe di 61° o, in alternativa in base alle diverse aree da illuminare, di ottiche custom 25°x60°.

Tutti i corpi illuminanti sono provvisti di snoot e filtro anti-abbagliamento a nido d’ape per un’illuminazione sicura e senza spiacevoli effetti di disturbo e sono gestiti da un innovativo sistema di controllo DALI DT8 a garanzia della massima flessibilità di programmazione delle scene fisse o dinamiche. I dispositivi sono inoltre stati inseriti all’interno di apposite custodie in metallo, realizzate su misura a garanzia della massima sicurezza per i visitatori e a protezione dell’integrità dei prodotti.
L’area storica di Peltuinum sarà da ora visibile di notte da quasi tutta la Piana di Navelli, diventando un notevole attrazione culturale e turistica all’interno di uno splendido contesto naturalistico. L’opera, i cui lavori sono stati curati dalla ditta Enrico Bergamotto Srl, è stata interamente finanziata da fondi regionali, comunali, della Soprintendenza e dell'associazione romana "Muri sicuri”.

L’effetto generale di illuminazione del sito archeologico è intenso, suggestivo, drammatico e coinvolgente, di grande impatto visivo ed emozionale, perfettamente in grado di valorizzare questo splendido patrimonio storico e culturale attraverso l’eccellenza del Made in Italy.

Crediti:
Cliente: Comune di Prata D’Ansidonia
Lighting design: Arch. Francesca Storaro
Installazione: Enrico Bergamotto Srl
Fotografie: Francesca Storaro, Rino Malgrande, Raffaele Vincelli   

Prodotti installati:
52 x Capital 100 DW 2200-6500K DALI DT8 ottica extra wide Ral 9006
21 x Capital 100 DW 2200-6500K DALI DT8 ottica custom 25°x60° Ral 9006
73 x Snoot per Capital 100
73 x Filtro antiabbagliamento a nido d’ape per Capital 100 


Via Bulgaria 16
46042 Castel Goffredo
Mantova – Italy
Tel +39 0376 779483
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