Nel V secolo d.C., un forte terremoto colpì molto probabilmente la città causandone il progressivo abbandono e le conseguenti attività di spoliazione. Soltanto 500 metri delle originali mura di cinta, dalla porta ovest fino al lato nord dell’antica fortificazione, sono arrivati fino ai giorni nostri a testimonianza della grandezza della civiltà romana in quest’area. All’esterno delle fortificazioni, lungo la via che entrava in città, è visibile un sepolcro monumentale i cui resti attuali consistono solo nel nucleo cementizio.
Nell’ambito di un ampio programma di opere pubbliche mirate alla valorizzazione dei tesori culturali della zona, il Comune di Prata D’Ansidonia, guidato dal sindaco Paolo Eusani, ha promosso la realizzazione di un progetto di illuminazione per il sito archeologico di Peltuinum. Lo studio e realizzazione di un concept illuminotecnico in grado di enfatizzare il fascino antico di questa cinta muraria anche di notte è stato quindi affidato all’architetto e lighting designer di fama internazionale Francesca Storaro.
Francesca Storaro ci svela il pensiero dietro al concept da lei ideato:” Il suo antico ruolo di punto commerciale nella rete viaria della transumanza è l’essenza principale per cui nasce questa città: la TRANSUMANZA, ossia la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in zone collinari o montane (nella stagione estiva) verso quelli delle pianure (nella stagione invernale) percorrendo le vie naturali dei tratturi. La parola "transumanza" deriva dal verbo transumare, ossia "attraversare", "transitare sul suolo". E’ quindi un PASSAGGIO, un PERCORSO, un ATTRAVERSAMENTO, e ho voluto tradurre questo concetto attraverso il linguaggio della luce, fare un percorso attraverso la LUCE stessa. Il viaggio attraverso la temperatura colore è il viaggio attraverso la luce bianca stessa, è il passaggio dal Sole alla Luna, dalle tonalità calde Solari, alle tonalità fredde Lunari. E’ un viaggio, una TRANSUMANZA DELLA LUCE, dal Giorno alla Notte, dall’Estate all’Inverno (le stagioni della transumanza), dal Sole alla Luna.”
Aggiunge ancora la lighting designer: "L’illuminazione della cinta muraria di Peltuinum, è caratterizzata da una doppia illuminazione, una a carattere ordinario, architettonico, che mette in evidenza la struttura morfologica e materica, ed una per gli eventi, di carattere interpretativo. Tale illuminazione si ottiene attraverso gli stessi proiettori a led che illuminano normalmente le mura, essendo dei proiettori a luce bianca dinamica, che ci permettono, con un semplice sistema di gestione DALI DT8, la variazione delle temperature di colore della luce bianca e del flusso luminoso. Il Sepolcro Monumentale e la Cinta muraria del sito saranno così enfatizzati ed avvolti da un’iniziale temperatura colore calda (2200K) simboleggiante il Sole che, partendo dalla Porta Ovest si dirama per arrivare, mano a mano che avanza nel suo percorso, ad una temperatura colore celestiale (6500K) simboleggiante la Luna. Avremo così percorso la Cinta muraria, e contemporaneamente, la LUCE stessa.”